Irene Buselli nasce nel 1996 a Genova, città che tuttora ama, odia e abita. Ha sempre sognato di fare la scrittrice e infatti, con granitica coerenza, ha finito per laurearsi in Matematica. Così, forse per redimersi o forse per schizofrenia, mentre di giorno si occupa di intelligenza artificiale, di notte indaga quella umana scrivendo canzoni.
Il progetto musicale prende forma nel 2019. In questi anni si è ritrovata a suonare nei luoghi più disparati, tra cui un container, una vetrina, un'area archeologica, un film, Apolide Festival, le aperture a Gian Maria Accusani (Prozac+), Paolo Jannacci e Marina Rei, un palco condiviso con Samuel (_resetfestival 2020) e uno a Madrid con Cristina Donà (IIC, 2024), oltre a quelli di Eurovision Village (Torino, 2022) e del Capodanno 2023 in Piazza Castello a Torino. A ottobre 2024 è stata ospite del Premio Tenco, sul palco del Teatro Ariston di Sanremo.
Ha vinto il Premio Bindi 2023 , il Premio della Critica e il Miglior Testo al Premio Bianca d'Aponte 2023, il Premio Nilla Pizzi ed è stata finalista al Premio Dubito e a L'Artista che non c'era.
È stata tra gli artisti selezionati per la seconda fase di Musicultura 2024.
Dal 2021 fa parte del collettivo di cantautrici "Canta fino a dieci".
A settembre 2023 è uscito per Pioggia Rossa Dischi il suo primo album, "Io, io, io", prodotto con FiloQ e Raffaele Rebaudengo.
GENOVA Teatro della Tosse 23.03.23
MILANO Radici | Bottega di quartiere 30.03.23
RIVOLI (TO) Teatro San Martino 01.04.23
GENOVA Pioggia Rossa Fest 15.04.23
TORINO Scuola Holden 21.45.23
GENOVA Trinità Live Club 29.04.23
ALBENGA (SV) Su la testa festival 04.05.23
BERLINO Frollein Langner 04.05.23
MILANO Arci Bellezza 31.05.23
TORINO Evergreen Fest 02.06.23
SETTIMO TORINESE (TO) Ecomuseo del Freidano 24.06.23
ALBERA LIGURE (AL) Boscadrà 02.07.23
S. MARGHERITA LIGURE (GE) Premio Bindi 08.07.23
CASSINE (AL) Indiependenza Festival 04.08.23
GENOVA Giardini Luzzati 23.09.23
ANCONA Sottobosco Festival 01.1o.23
TORINO Magazzino sul Po 13.1o.23
ROMA Pierrot Le Fou 23.10.23
CIVITAVECCHIA (RM) Re-cycle 24.10.23
AVERSA (CE) Premio Bianca D'Aponte 27-28.10.23
S. AGATA BOLOGNESE (BO) Teatro Bibiena 11.11.23
GENOVA Ostello bello 25.11.23
MILANO Est 14.12.23
TORINO Off Topic 29.12.23
PRATO Victory Café Museo 03.01.24
NOVARA Nòva 12.01.24
SALERNO iMorticelli 13.01.24
GENOVA La Claque 19.01.24
TORINO Sofar Sounds 23..01.24
SARONNO (VA) Cinema Prealpi 08.03.24
MADRID Istituto Italiano di Cultura 20.03.24
LOGROÑO Biblioteca Raphael Azcona 21.03.24
MILANO Mou 24.03.24
TORINO Cap10100 05.04.24
GROSSETO Khorakhané 06.04.24
ASTI Diavolo Rosso 07.04.24
GENOVA Teatro Tiqu 19.04.24
MILANO Arci Bellezza 10.05.24
PESARO Fuori!Festival 17.05.24
MONTELLA (AV) Teatro Adele Solimene 18.05.24
LATINA Sottoscala9 19.05.24
TORINO Take Care Festival 15.06.24
GENOVA Lilith Festival (opening Emma Nolde) 04.07.24
GUALTIERI (RE) Teatro di Gualtieri 11.07.24
BORDIGHERA (IM) Estate in Tenco (opening Paolo Jannacci) 03.08.24
SALEMI Circolo Peppino Impastato 08.08.24
IMPERIA Imperia Unplugged Festival (opening Marina Rei) 10.08.24
NOVI LIGURE Hortus Conclusus 29.08.24
TRENTO Bookique 30.08.24
GENOVA Osservatorio Astronomico 20.09.24
MILANO Centro Culturale di Milano 16.10.24
SANREMO Teatro Ariston | Premio Tenco 19.10.24
GENOVA MaddAlive 30.11.24
ROVERETO La Poderosa 06.12.24
UDINE Secret Concert 07.12.24
GENOVA Teatro Ivo Chiesa | op. Jack Savoretti 13.12.24
ULTIMI LIVE E DATE FUTURE
"Sette brani che cantano e raccontano dell' impossibilità di conoscersi davvero. Classe e gusto musicale per un esordio discografico che non passa affatto inosservato.
[...] le parole per l'artista genovese sono al primo posto, perché aiutano a rivelare quel lato intimo e autobiografico che rende questo disco un esordio di livello altissimo. In particolare, si distinguono le atmosfere rarefatte e una voce che riesce a muoversi nella musica come una ballerina di musica classica, sulle punte, in eterna tensione. "
"È un lavoro femminile e intimo intriso di un bel senso di vulnerabilità, “Io, io, io” di Irene Buselli. Sette canzoni delicatissime e personali che non rinunciano però alla melodia e che, grazie anche agli arrangiamenti minimali ma curatissimi che le rivestono, trascinando l’ascoltatore fra le pagine di una sorta di diario musicale fatto di riflessioni fragili e psichedelia d’autore."
"Sarebbe stato difficile non notare Irene Buselli tra le migliori sorprese musicali di questo 2023 che si sta per concludere.
A colpire è soprattutto la maturità che emerge da questo suo disco di esordio, nel quale la levità della musica e della sua voce – pur nel variare dinamicamente – contrasta coi testi e la loro profondità. Il risultato è che, pur trattando di tormenti e fragilità (che potrebbero benissimo essere quelle di tanti di noi), l’ascolto non sembra mai opprimente, pesante, e anzi lascia con una inaspettata sensazione di leggerezza."
"Io, Io, Io è un bellissimo esordio discografico.
[...] L’album si muove fra gli stilemi del classico cantautorato italiano, arricchito da arrangiamenti sempre funzionali che permettono, senza imbarazzi, incursioni in un elegante pop elettronico o in ambientazioni orchestrali, caratteristiche che rendono l’album sofisticato ed elegante senza mai appesantire le atmosfere volutamente dilatate.
Questo universo sonoro è costruito sulla vera struttura portante: i testi. Le parole, interpretate da Irene, che riesce a essere dolce, rassicurante e al tempo stesso tagliente, si trasformano in veri e propri stati d’animo, un linguaggio nel linguaggio.
Io, Io, Io è un’opera prima che sorprende per spessore e per scelte stilistiche, portando alla luce un grande talento."
"Io, Io, Io, oltre ad essere un titolo perfetto per la autobiografia di Andrea Scanzi, è un esempio di esame di coscienza e di analisi di sé che Irene Buselli crea utilizzando metafore che colpiscono e stupiscono, data la sua giovane età. Sette brani che parlano di lei, ma come solo le grandi canzoni riescono a fare, che sembrano cucite addosso a chi le ascolta, smuovono qualcosa di profondo e soprattutto spingono a mettersi in discussione come lei fa per tutti i 26 minuti dell'album."
"Spesso la musica italiana ha un forte radicamento territoriale, gli artisti romani sono proprio di Roma, le artiste siciliane inequivocabilmente siciliane, eccetera. Questo disco invece parla a chiunque, ovunque, ogni canzone è un piccolo racconto e se proprio si deve cercare una geografia fa pensare all’Asia. Fili, in particolare, mi ha imposto il ricordo di Kim Ki-duk. E poi viene in mente la chiarezza dolorosa di Julio Cortazar. È un disco che rimanda di continuo ad altre forme espressive – al cinema, alla poesia – senza limitarsi alle inevitabili suggestioni musicali.
"Un lavoro che parla della difficoltà di vivere in un mondo complicato – ‘Il palombaro’ – di ossessioni (‘La goccia’), dei ‘Fili’ coi quali talvolta ci teniamo legati, rinunciando alla libertà, di ‘Un dolore banale’ che magari ci portiamo appresso senza capire che siamo noi i primi a potercene liberare, mentre in ‘Scusami’, una lettera al proprio io passato per tutti gli errori che si saranno commessi in futuro, si raggiunge l’apice dell’intensità di una lavoro che in fondo parla di tante situazioni ‘pesanti’, spesso dolorose, ma lo fa senza ‘scene madri’.
Circondata da un manipolo di valenti strumentisti, che tessono trame a tratti evanescenti, minime, quel tanto che basta a sostenere la sua interpretazione, Irene Buselli ci offre fragilità e speranze che evadono dai recinti dell’autobiografia, per mostrare la propria appartenenza al vissuto di tanti."
"Ci sono esordi che sanno di conferme. Il primo album di Irene Buselli ha proprio quel sapore lì: nessuna parola, nessuna nota trova spazio da occupare per caso, ma segue un preciso ragionamento emozionale. L’emozione di chi canta, l’emozione di chi ascolta, l’emozione che arriva senza neanche chiedere il permesso, e che si ritaglia il suo spazio personale per vivere incollata al dolore e a provare a fargli cambiare idea.
Ci si ritrova il cuore ascoltando questo disco, auto-riferito per necessità, come quando indossiamo la maschera dell’ossigeno in aereo prima di aiutare gli altri."
IL PRIMO SINGOLO: COSÌ SOTTILE
"Un canto di ribellione e di libertà, che la giovane artista costruisce con gusto, impostando un discorso musicale che inizia con un filo di voce e gradualmente cresce e approda a una linea di canto più sostenuta e decisa che evidenzia anche le sue buone qualità interpretative."
"Così sottile è un brano meraviglioso, che racconta bene la cifra artistica di Irene e la sua capacità come autrice [...], un manifesto di autodeterminazione e consapevolezza, senza bisogno di urlare, cantato con voce sottile ma indelebile."
"Inizia con un filo di voce e finisce con un’esplosione di strumenti quasi orchestrale. La canzone a cui ci riferiamo è Così sottile, il nuovo interessantissimo singolo di Irene Buselli ."